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  • Tempistiche di acquisto o vendita di una casa

    Tempistiche di acquisto o vendita di una casa

    Quali sono le tempistiche di una compravendita immobiliare? E quanto tempo è richiesto? Tra i fattori che influenzano i tempi di vendita bisogna sicuramente considerare la posizione dell’immobile, il tipo e le condizioni, il prezzo di vendita, il mercato immobiliare e la stagionalità.

    Se si sta pensando di acquistare una casa, invece, è bene affidarsi a un consulente professionista che possa guidarvi, passo dopo passo, nelle 4 fasi di compravendita:

    la proposta d’acquisto;

    il contratto preliminare;

    la richiesta del mutuo;

    il rogito.

    La proposta d’acquisto

    Nel caso in cui ci si trovi dalla parte dell’acquirente, in questa prima fase verrà redatta per iscritto un’offerta da presentare al venditore, in genere tramite agente immobiliare. Nel documento saranno specificati i propri dati, quelli del proprietario e di un eventuale mediatore, nonché dell’immobile oggetto di vendita. Il documento dovrà essere completo di proposta economica con cifra, tempistiche di pagamento e data entro la quale stipulare il rogito.

    In genere per la proposta d’acquisto viene stabilito un termine entro il quale il proprietario è tenuto a rispondere, con un margine che solitamente si aggira tra i 7 e i 20 giorni.

    Il contratto preliminare: il “compromesso”

    La fase del preliminare di compravendita, nota come “compromesso”, è un contratto stipulato tra venditore e acquirente che ha per oggetto l’impegno reciproco a concludere la compravendita. La registrazione, a differenza della proposta d’acquisto, è obbligatoria e va presentata presso l’agenzia delle entrate. Deve essere comprensiva di dati, informazioni ed eventuali clausole accessorie, come il termine per stipulare il rogito o il vincolo del mutuo.

    In caso di accettazione della proposta d’acquisto, il preliminare di vendita dovrà essere registrato entro 20 giorni se stipulato tramite agenzia immobiliare, entro 30 tramite notaio.

    La richiesta del mutuo e il rogito

    La fase successiva passa attraverso la richiesta del mutuo da parte del compratore, che presenterà presso l’istituto di credito prescelto documentazione personale e relativa all’immobile. Dall’esame della documentazione fornita, la banca verifica la solidità finanziaria dell’acquirente, il valore della casa e l’eventuale presenza di vincoli o ipoteche.

    L’ultima fase della compravendita prevede il rogito, cioè la stipula dell’atto di vendita. Il testo viene redatto da un notaio, in modo che venga registrato presso l’agenzia delle entrate e renda effettivo il passaggio di proprietà.

  • Documenti per vendere casa. I 10 più importanti

    Documenti per vendere casa. I 10 più importanti

    Intraprendere la vendita di una casa richiede una preparazione meticolosa, e Immobiliare Brava è qui per garantire che tu abbia tutte le carte in regola per un processo scorrevole. L’Atto di Proprietà e il Certificato di Proprietà Catastale costituiscono il nucleo della transazione. Questi documenti notarili attestano con chiarezza la tua legittima proprietà e forniscono dettagli essenziali sulla posizione e la struttura della casa. Immobiliare Brava mette a tua disposizione la competenza necessaria per garantire che questi documenti siano completi e accurati, stabilendo una base sicura per la tua vendita.

    Parallelamente, le planimetrie dettagliate e il Certificato di Agibilità giocano un ruolo cruciale nel presentare la tua proprietà in modo accattivante. Le planimetrie forniscono una visione chiara degli spazi interni ed esterni, mentre il Certificato di Agibilità rassicura i potenziali acquirenti sulla sicurezza e l’idoneità della casa. Con l’attenzione ai dettagli offerta da Immobiliare Brava, la tua proprietà sarà presentata in modo ottimale, suscitando l’interesse di acquirenti consapevoli.

    Documenti chiave

     

    La vendita di una casa non si limita alla sua struttura fisica; è un’affermazione della tua gestione attenta e trasparente della proprietà. Il Certificato Energetico, insieme alle ultime bollette dei servizi pubblici, evidenzia l’impegno per l’efficienza e la sostenibilità. Immobiliare Brava, consapevole di queste sfide contemporanee, ti supporta nell’evidenziare questi aspetti positivi della tua casa.

    La Dichiarazione di Conformità Urbanistica e la Visura Ipotecaria sono documenti chiave che dimostrano che la casa è in linea con le normative locali e priva di vincoli. Immobiliare Brava, con la sua esperienza nel settore, ti aiuta a navigare attraverso queste questioni complesse, garantendo una presentazione impeccabile della tua proprietà.

    Infine, la Dichiarazione di Successione e il Rapporto di Perizia Immobiliare mostrano il rispetto delle normative e il vero valore della casa sul mercato. Con Immobiliare Brava al tuo fianco, la vendita della tua casa diventa un percorso positivo e vincente.

  • Vendere casa da privato conviene davvero?

    Vendere casa da privato conviene davvero?

    Vendere casa non è sempre un processo facile e in un mondo in cui le scelte sono la chiave per il successo, Immobiliare Brava si presenta come il riferimento di eccellenza nel settore immobiliare. La nostra missione è superare le aspettative dei nostri clienti, offrendo non solo competenza, ma anche un approccio personalizzato che trasforma la vendita di una casa in un’esperienza straordinaria.

    Vendere da privato o con un agente?

    Siamo consapevoli che ogni vendita è unica, e proprio per questo crediamo nella forza delle scelte informate. Vendere da privato o attraverso un’agenzia? Entrambe le opzioni hanno i loro meriti, e con Immobiliare Brava, la tua scelta è sempre rispettata e supportata.

    Per coloro che desiderano il controllo completo del processo, la vendita privata offre un’opportunità di gestione diretta. Immobiliare Brava è qui per fornire consulenza mirata, garantendo che ogni passo sia pianificato e eseguito con precisione, risparmiando tempo prezioso al venditore e assicurando la corretta documentazione legale.

    D’altra parte, coloro che cercano un approccio più dinamico e professionale possono affidarsi alla nostra competente squadra di agenti immobiliari. Grazie alla nostra vasta rete e alla conoscenza approfondita

    del mercato, garantiamo una visibilità estesa della tua proprietà e negoziazioni efficaci per ottenere il massimo valore.

    Immobiliare Brava: Il partner di eccellenza

    Ciò che ci distingue è l’impegno per l’eccellenza in ogni dettaglio. I nostri agenti, esperti e sempre aggiornati sulle ultime tendenze del mercato immobiliare, sono qui per tradurre la tua visione in realtà. La presentazione impeccabile delle proprietà, il marketing mirato e la negoziazione competente sono solo alcune delle abilità che offriamo.

    Ciò che rende Immobiliare Brava un vero punto di riferimento è il nostro approccio umano e orientato al cliente. Ogni vendita è un viaggio, e noi siamo qui per guidarti con passione ed esperienza, garantendo una transizione senza stress e un risultato soddisfacente.

    In un mondo immobiliare in rapida evoluzione, Immobiliare Brava è la costante che fa la differenza. Scegliere di collaborare con noi significa optare per la sicurezza, la competenza e la dedizione. La tua casa merita di essere presentata nel miglior modo possibile, e noi siamo qui per farlo con stile, passione ed eleganza

  • Vendere casa alla banca

    Vendere casa alla banca

    Quando ci si trova in una situazione di difficoltà finanziaria o si rischia di affrontare un’ipoteca esecutiva, vendere casa alla banca potrebbe sembrare un’opzione interessante da considerare per risolvere i problemi economici. Tuttavia, è importante comprendere a pieno le implicazioni e considerare attentamente tutti gli aspetti del caso.

    Vendere casa alla banca: si può davvero fare?

    A livello normativo, la situazione è chiara. Il regolamento attuativo sui mutui vitalizi è stato emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 2016.

    Secondo il regolamento, una casa viene venduta a una banca se il proprietario non è in grado di accendere un prestito personale o non è in grado di pagare il mutuo. Quindi, nel rischio di vedersi pignorare o vendere all’asta la propria casa, valuta la possibilità di richiede un usufrutto alla banca sulla propria abitazione.

    La vendita dell’abitazione alla banca nell’ambito del programma di prestito ipotecario vitalizio è una scelta volontaria del proprietario che gli consente di ottenere liquidità e di mantenere il diritto di abitazione sulla casa.

    Requisiti e come procedere

    Per vendere casa alla banca è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

    1. Età: il proprietario dell’immobile deve aver compiuto 60 anni.
    2. Proprietà: il proprietario dell’immobile deve avere il diritto di proprietà esclusivo sull’immobile.
    3. Ipoteche: l’immobile non deve avere altre ipoteche che gravano su di esso.

    La transazione avviene con un atto di compravendita. Il proprietario dell’immobile cede la proprietà alla banca in cambio di un anticipo e di una rendita mensile.

    L’importo dell’anticipo viene concordato in base al valore dell’immobile e alla situazione finanziaria del proprietario. La rendita mensile viene calcolata sulla base dell’importo dell’anticipo e della durata del prestito.

    Alla morte del proprietario, l’usufrutto sull’immobile termina. La banca può decidere di vendere l’immobile per rientrare del prestito concesso. Se la proprietà viene venduta a un prezzo superiore all’importo del prestito, il resto viene dato agli eredi del proprietario. Gli eredi possono, se lo desiderano, riscattare la proprietà semplicemente restituendo alla banca le quote prestate al defunto.

    La negoziazione per la vendita di una casa alla banca non segue gli stessi principi della compravendita tradizionale tra privati, ma è basata sulla perizia tecnica e sul valore dell’immobile, considerando l’età del proprietario, il valore dell’usufrutto, e altri fattori.

    Immobiliare Brava è in grado di assisterti durante tutto il processo di negoziazione con la banca per ottenere il miglior risultato possibile.

  • Vendita con riserva di proprietà

    Vendita con riserva di proprietà

    Vendere con riserva di proprietà è un’opzione che può essere considerata sia dai venditori sia dagli acquirenti di immobili. Questo tipo di transazione offre una serie di vantaggi che possono soddisfare le esigenze di entrambe le parti coinvolte. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è la vendita con riserva di proprietà e i suoi benefici principali.

    Cos’è la vendita con riserva di proprietà?

    La vendita con riserva di proprietà è un contratto di vendita in cui il venditore conserva la proprietà dell’immobile fino a quando l’acquirente completa il pagamento del prezzo di acquisto. In altre parole, l’acquirente può usufruire dell’immobile e perfino farne uso come proprietario, ma la titolarità effettiva della proprietà rimane in capo al venditore fino a quando non vengono soddisfatte determinate condizioni, di solito il pagamento completo dell’importo concordato.

    Vendere con riserva di proprietà: quali sono i vantaggi?

    Maggiore sicurezza finanziaria

    Uno dei principali vantaggi per i venditori è la maggiore sicurezza finanziaria offerta dalla vendita con riserva di proprietà. Poiché il venditore mantiene la proprietà fino a quando l’acquirente non completa il pagamento, c’è una minore possibilità di inadempienza o ritardi nei pagamenti.

     

    Attrattiva per acquirenti con risorse limitate

    Questa opzione è molto attraente per acquirenti che non dispongono di tutte le risorse finanziarie necessarie per effettuare un pagamento completo all’atto dell’acquisto. Ciò può far aumentare le persone interessate al tuo immobile.

     

    Flessibilità negoziale

    La vendita con riserva di proprietà offre maggiore flessibilità nella negoziazione delle condizioni. Ad esempio, è possibile concordare termini di pagamento personalizzati che soddisfino entrambe le parti.

    Vantaggi per acquisto con riserva di proprietà

     

    Accesso rapido alla proprietà

    Gli acquirenti possono iniziare a utilizzare l’immobile immediatamente, anche se non hanno i fondi per il pagamento completo. Questo è utile per coloro che desiderano trasferirsi o avviare un’attività in un nuovo luogo senza aspettare di risparmiare l’intero importo.

     

    Possibilità di migliorare l’immobile

    Poiché l’acquirente può già occupare la proprietà, ha la possibilità di apportare miglioramenti o eseguire ristrutturazioni all’immobile senza dover aspettare il trasferimento completo della proprietà.

     

    Opzione di acquisto sicura

    Gli acquirenti possono vivere nell’immobile e valutarne la convenienza prima di effettuare il pagamento completo. Questo può ridurre il rischio di rimpianti post-acquisto.

    In conclusione, la vendita con riserva di proprietà offre vantaggi sia per i venditori sia per gli acquirenti. Tuttavia, è importante consultare un professionista del settore per assicurarsi di comprenderne appieno tutti gli aspetti legali e finanziari.

  • Come misurare l’abitabilità di un immobile

    Come misurare l’abitabilità di un immobile

    Di fronte alla decisione di acquistare o vendere un immobile, un fattore fondamentale che spesso viene trascurato è la sua abitabilità. Questo termine relativo alla qualità della vita copre un’ampia gamma di aspetti che devono essere misurati in un immobile, per garantire che siano soddisfatti almeno i requisiti minimi affinché chiunque possa viverci in condizioni adeguate. In questo articolo approfondiremo come valutare correttamente la vivibilità di un immobile.

    Quali fattori considerare?

    1. Sicurezza del possesso

    L’immobile deve offrire garanzie legali agli occupanti contro i rischi di sfratto ingiustificato, intimidazioni e altre minacce.

    2. Disponibilità di servizi, materiali, strutture e infrastrutture

    La proprietà deve soddisfare alcuni criteri fondamentali in termini di strutture o servizi base.

    Sistema elettrico adeguato, sistema di acqua potabile e fognario, installazione sanitaria, cucina, conservazione degli alimenti, sistema di

    riscaldamento e/o raffreddamento, illuminazione interna e ventilazione, tra i quali.

    Deve essere costruito con materiali di qualità e avere design e dimensioni a seconda delle esigenze.

    3. Conveniente

    L’accessibilità economica è un fattore chiave per la vivibilità, poiché una proprietà deve essere conveniente per un acquirente o affittuario per essere veramente sostenibile.

    Una proprietà conveniente consentirà agli occupanti di mantenere uno standard di vita dignitoso senza compromettere altri aspetti finanziari essenziali.

     

    4. Abitabilità

    L’abitabilità è una misura globale che valuta il comfort, la sicurezza e la funzionalità di un immobile per garantire uno stile di vita ottimale agli occupanti.

    5. Accessibilità

    L’accessibilità si riferisce alla facilità con cui gli occupanti possono raggiungere e muoversi all’interno della proprietà, il che è particolarmente importante per le persone con mobilità ridotta.

    6. Posizione

    L’ubicazione è un fattore cruciale per l’abitabilità di un immobile, poiché consente l’interazione e l’integrazione nella società. Determina l’accesso a opportunità come L occupazione, i servizi di base, la sanità e l’istruzione, ed i opzioni di trasporto. Inoltre, garantisce che l’immobile sia fuori da zone a rischio o esposto a fattori che incidono sulla salute dei suoi occupanti.

    Conclusione

    Misurare l’abitabilità di un immobile è un passo essenziale per assicurarsi di fare un investimento intelligente. Tenendo conto di fattori come i materiali, la distribuzione dello spazio e chiedendo il consiglio degli esperti, sarai in grado di prendere una decisione migliore e soddisfacente.

  • Qual è la casa perfetta per gli italiani?

    Qual è la casa perfetta per gli italiani?

    Stai cercando una casa nuova, oppure valuti di vendere la tua? Allora ci sono diverse cose che devi sapere, prima di metterti in gioco. Infatti, negli ultimi anni i gusti e i bisogni degli italiani sono cambiati sotto diversi punti di vista. Scopriamo insieme tutto quello che devi sapere per comprare o vendere la casa perfetta!

    casa a Palermo: un’opportunità immobiliare

    Tutti sanno che l’Italia è ricchissima di luoghi incantevoli, dove vivere può essere un piacere quotidiano. La città di Palermo, con la sua ricca storia e la vivace cultura, è diventata una meta ambita per coloro che cercano una casa perfetta. Questo vale non solo per chi vive in Sicilia, ma anche per chi proviene da altre regioni italiane. Infatti, questa città affascinante offre un mix unico di tradizione e modernità, rendendola ideale per gli italiani che desiderano acquistare o vendere una casa.

    Palermo offre un’ampia varietà di opportunità immobiliari, sia per coloro che cercano una dimora storica, sia per chi preferisce un appartamento moderno nel cuore della città. Con la sua bellezza senza tempo e il suo stile di vita autentico, la Sicilia è una meta che affascina e conquista il cuore di chiunque vi si avvicini.

    Palermo e provincia, dove si incontrano tradizione e modernità

    Un aspetto che rende la casa in Sicilia perfetta per gli italiani è l’architettura tradizionale che caratterizza la regione. Le dimore storiche, caratterizzate dai balconi in ferro battuto, dai cortili interni e dalle facciate riccamente decorate, rappresentano un’opportunità unica. Questo vale soprattutto per coloro che desiderano vivere in un’atmosfera intrisa di storia e fascino. Inoltre le antiche dimore nobiliari, con le loro ampie stanze e i giardini segreti, offrono una vita di lusso senza pari. Tra questi gioielli dell’architettura siciliana possiamo trovare anche ambienti arredati con un gusto moderno, adattati alle esigenze della vita di oggi senza dimenticare il rispetto del patrimonio antico.

    Oltre alla città di Palermo, anche la provincia circostante offre un’ampia gamma di opportunità immobiliari. I pittoreschi borghi di Monreale, Bagheria e Cefalù garantiscono un ambiente tranquillo e autentico, circondato da paesaggi mozzafiato e ricco di tradizioni locali. Qui è possibile trovare ville immerse nel verde, affacciate sul mare o con vista sulle montagne circostanti, dove l’atmosfera di pace e serenità incanta chiunque.

  • Vendere casa o affittare: cosa conviene?

    Vendere casa o affittare: cosa conviene?

    Hai un immobile in cui non vuoi andare ad abitare e che non sai come valorizzare? Meglio guadagnarci tanto e subito, oppure creare una rendita periodica? In sostanza, meglio vendere o affittare? Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi. Andiamo a vedere il perché.

    Vendo o affitto? Due strategie per due obiettivi diversi

    Come potrai leggere in questo articolo, non c’è una risposta univoca alla domanda se è meglio vendere casa o affittarla. La scelta migliore dipende da tanti fattori che conviene analizzare prima di prendere qualunque decisione. In linea di massima, è preferibile vendere quando:

    • si vuole ottenere in tempi relativamente brevi una somma da utilizzare ad esempio per l’acquisto di un altro immobile o semplicemente per un altro progetto;
    • si vogliono eliminare le spese di gestione e manutenzione legate all’immobile.

    Diversamente, si può optare per l’affitto in questi casi:

    • per incrementare o addirittura generare il proprio reddito tramite un’entrata fissa periodica;
    • per avere comunque a disposizione l’immobile in futuro.

    L’analisi del mercato

    Sostanzialmente si tratta di scegliere tra obiettivi diversi, da raggiungere attraverso strategie differenti che hanno però un punto in comune: l’analisi del mercato di riferimento.
    Ricorda ad esempio che i luoghi dove conviene mettere una casa in affitto sono:

    • le grandi città;
    • i quartieri centrali delle città;
    • le zone in cui si trovano poli industriali, università e aziende;
    • le aree in centro storico o punti di particolare attrattività turistica. In questo caso si potrebbe pensare ad affitti brevi, che garantiscono maggiori introiti (ma anche costi di gestione più elevati, anche in termini di tempo).
    Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

    Inizia quindi ponendoti delle domande: la casa si trova in una zona centrale o periferica? In una zona commerciale o residenziale? Ci sono scuole e università vicino? Potrebbe essere interessante per i turisti?

    Dalle risposte potrebbe già emergere una prima importante indicazione su come procedere.

    Affittare casa come investimento: pro e contro

    Hai deciso o stai valutando che la soluzione migliore potrebbe essere affittare l’immobile di tua proprietà. Ecco quali potrebbero essere i pro e i contro.

    Gli svantaggi di affittare casa
    Iniziamo dalle notizie cattive. Tra i possibili rischi da considerare ci sono:

    • la svalutazione dell’immobile;
    • l’incertezza del mercato;
    • la selezione dell’inquilino;
    • le spese aggiuntive come tasse ed eventuali lavori di manutenzione/ristrutturazione.

    Diminuzione del valore economico
    Un immobile abitato è un immobile soggetto a usura e, in quanto tale, il suo valore nel tempo diminuisce. Proprio così: il valore economico di una casa viene stabilito tramite diversi parametri, che comprendono anche gli anni di vita e l’uso che se ne è fatto (stato dell’impianto elettrico, rubinetterie e sanitari, stato dei servizi, stato delle pareti e degli infissi). Un inquilino che non si prende cura dell’immobile e che lo porta ad uno stato di degrado, oppure un affitto a lungo termine, rischiano quindi di rendere la scelta di affittare la casa uno svantaggio piuttosto che un vantaggio per il proprietario.

    Incertezza del mercato
    Il mercato immobiliare non è stabile e risente sempre delle congiunture economiche favorevoli e sfavorevoli. Questo significa che se oggi affitterai a un dato prezzo, eventuali cali potrebbero portare il tuo inquilino a chiedere una rinegoziazione del canone d’affitto al ribasso, così come l’aumento dei costi, per quanto possa giustificare una tua eventuale richiesta di aumento del canone di locazione, rischia di diventare un’arma a doppio taglio, e di fare scappare i tuoi inquilini – magari fino ad allora ottimi pagatori – via a gambe levate.

    Selezione dell’inquilino
    La domanda delle domande di chi decide di affittare casa propria: chi metterò dentro casa? Riceverò sempre il canone d’affitto e il pagamento delle spese condominiali oppure no? Scegliere il proprio locatario non è per nulla facile, ma ci sono tanti strumenti a disposizione per tutelarsi da comportamenti scorretti, chiedendo anche supporto a una buona agenzia immobiliare. Un po’ come nel caso della prequalifica di un acquirente: un consulente può effettuare una selezione a monte dei possibili inquilini, accertandone, per quanto possibile l’affidabilità economica.

    Spese extra da sostenere
    Affittare un immobile rappresenta una rendita, ma bisogna sempre tenere presente che il canone di locazione non è un guadagno esente da costi. Possedere una seconda casa significa pagare delle imposte (ad esempio l’IMU), così come sostenere delle eventuali spese di manutenzione straordinaria sulla casa o all’interno del condominio, che rimangono comunque per legge a carico del locatore.

    Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

    Affittare casa: i vantaggi

    Adesso che ti abbiamo aperto gli occhi sui problemi che potrebbero sorgere, possiamo dirti che affittare la propria casa ha anche dei vantaggi e non da poco:

    • mantieni la proprietà su un immobile;
    • crei un’entrata fissa, integrativa al tuo reddito;
    • puoi decidere di vendere in un secondo momento, in presenza di un mercato più favorevole.

    Mantenere la proprietà dell’immobile
    Oggi non hai bisogno di liquidità, oppure una seconda casa non ti serve, ma tra qualche tempo avere soltanto affittato un immobile di proprietà potrebbe rivelarsi una scelta vincente. Magari potresti riconvertire l’immobile in studio, darlo a tuo figlio che vuole andare a vivere da solo, oppure venderlo per riacquistare. Insomma, una risorsa preziosa a cui attingere.

    Creare un’entrata fissa
    Mettere a reddito un immobile significa avere a disposizione un’entrata periodica che, al netto di imposte e spese, può aiutare a incrementare le proprie finanze. E per avere tutta la tranquillità e la certezza di ricevere ogni mese il canone, ci sono tanti strumenti su cui fare affidamento: ad esempio, si può chiedere una consulenza bancaria del possibile inquilino, una fideiussione, la busta paga, eventuali referenze. Tutti elementi che possono essere raccolti e valutati con maggiore facilità con l’aiuto di un consulente.

    La soluzione per chi ha una strategia a lungo termine
    Come ti abbiamo detto già, mettere casa in affitto ti garantisce un’entrata extra nell’immediato ma ti consente anche di guardare al futuro: c’è sempre tempo per cambiare idea e decidere di fare altro!

    Vendere una seconda casa

    Se affittare non è la soluzione che ti convince, puoi sempre venderla e attuare una strategia relativamente a breve termine. Come ti abbiamo già spiegato qui, vendere una casa velocemente non è semplice ma non impossibile, se fai un buon lavoro a monte!

    In questo modo potrai ottenere tanti vantaggi:

    • avrai a disposizione una somma per altri progetti o per riacquistare;
    • non dovrai più assolvere a oneri economici e amministrativi legati all’immobile (tasse, spese condominiali straordinarie, lavori di manutenzione, etc.).

    Come per l’acquisto o l’affitto, anche in questo caso è necessario fare una valutazione attenta del mercato di riferimento, considerando:

    • congiuntura economica;
    • appetibilità della zona;
    • potenziali acquirenti dell’immobile.

    Tanti fattori da incrociare e che conviene sempre ponderare con persone esperte in materia.

    Vendere casa o affittare: conclusioni

    In conclusione: meglio affittare o vendere? Come vedi, non c’è una sola risposta univoca, perché ci sono tante variabili in gioco, che si sommano anche alle particolarità della situazione personale.
    Per questo consigliamo sempre di non prendere una decisione in fretta e soprattutto da soli: per esempio, fare valutare l’immobile da un consulente e identificarne le potenzialità potrebbe chiarire ogni dubbio e permetterti così di:

    • aiutarti a scegliere definitivamente se affittare o vendere casa;
    • lavorare al meglio sui passaggi successivi, come la prequalifica dell’acquirente nel caso tu scelga di vendere, o anche dell’inquilino, qualora tu decida di affittare casa.

    Contattaci e troveremo insieme la soluzione migliore per le tue esigenze!

  • Come vendere casa presto e bene

    Come vendere casa presto e bene

    Vuoi vendere casa bene e velocemente! Adesso ti diciamo perché è fondamentale fare una prequalifica dell’acquirente!

    Hai deciso di mettere il tuo immobile in vendita, e vorresti farlo seguendo due obiettivi ben precisi: farlo il più velocemente possibile e al prezzo più alto. Due propositi assolutamente legittimi e plausibili, ma che rischi di non centrare se non consideri l’elemento chiave dell’operazione: l’identificazione dell’acquirente.

    Quante volte ti sei ritrovato a mostrare la tua casa a persone non realmente interessate, perché alla ricerca di un’altra tipologia di immobile, oppure con un budget a disposizione differente?

    Per non trasformare il periodo della vendita in un vero e proprio incubo, durante il quale preso dallo sconforto potresti anche deprezzare e svendere casa pur di chiudere la transazione, è necessario mettere in atto una strategia, che può sembrare lunga o poco risolutiva, ma che invece si traduce in quella più efficace perché mirata, quasi “chirurgica”: la prequalifica dell’acquirente.
    Vediamo di cosa si tratta.

    Prequalifica dell’acquirente: cos’è?

    Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

    Se volessimo sintetizzare al massimo, la prequalifica dell’acquirente è un’operazione di selezione a monte dei soggetti che hanno i requisiti, anche economici e finanziari, per comprare un immobile.
    Per comprendere ancora più a fondo di cosa si tratta, potresti porti tre semplici domande:

    • quali motivazioni spingono l’acquirente a scegliere il mio immobile?
    • qual è il budget d’acquisto a sua disposizione?
    • le caratteristiche del mio immobile corrispondono a quelle che ricerca?

    Riuscire a rispondere significa risparmiare un bel po’ di tempo ed energie, perché chi verrà a visionare il tuo immobile sarà realmente un potenziale acquirente, o meglio ancora: sarà un acquirente prequalificato. E a dare le giuste risposte deve essere l’agente immobiliare, filtro fondamentale tra compratore e venditore.

    Sostanzialmente, la prequalifica dell’acquirente risponde a una strategia esattamente opposta a quella dello “sparare nel mucchio”: no a una gran massa di appuntamenti, sì a visite mirate e coerenti in termini di budget, affidabilità e aspettative grazie al lavoro svolto dal consulente immobiliare prima di proporre un compratore.

    Prequalifica acquirente: la vendita di un immobile da un’altra prospettiva

    Per capire l’importanza della prequalifica dell’acquirente, ti invitiamo a guardare la vendita della tua casa da un’altra prospettiva.Il tuo immobile è adatto al compratore?
    Ecco che qui entra in gioco un bravo consulente immobiliare: conoscere l’immobile, le sue caratteristiche, le sue potenzialità (ma anche i suoi punti deboli!) porterà automaticamente a identificare un eventuale acquirente per la tua casa, senza che nessuna delle parti perda tempo.Devi vendere in fretta?
    Hai bisogno di liquidità o vuoi vendere per riacquistare? Devi considerare allora anche il fattore tempo: ci alcuni acquirenti impiegano anche mesi per decidere di comprare una casa, o perché non hanno alcuna fretta (magari l’acquisto è finalizzato a un investimento) oppure sono particolarmente esigenti. Conoscere quindi i tempi a disposizione può essere un’importante discriminante per il consulente immobiliare nell’identificare un possibile compratore.

    Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

    Il mio acquirente è affidabile?
    Il compratore può sostenere un mutuo ipotecario? Ha la disponibilità economica per chiudere l’operazione? Potere rispondere con certezza a queste domande rientra tra le attività di prequalifica: un bravo consulente immobiliare non ti verrà mai a proporre un acquirente di cui non abbia verificato la consistenza finanziaria – possibilmente tramite conferma da parte della banca stessa – e quindi senza avere la certezza che la trattativa non sfumi all’ultimo minuto.

    Come prequalificare un acquirente?

    In conclusione, una delle chiavi di volta per centrare la vendita di un immobile è la prequalifica degli acquirenti. Per farla in maniera ottimale, bisogna affidarsi con fiducia a un consulente immobiliare che farà un lavoro preliminare di selezione per avere una resa massima dalle visite.
    Tornando alle domande che ci siamo posti all’inizio, in fase di pre qualifica l’agente immobiliare si chiederà:

    1. Quali motivazioni spingono l’acquirente a cercare un immobile
    Può sembrare banale, ma ognuno di noi ha esigenze diverse. C’è chi acquista per fare un investimento, chi per mettere su famiglia, chi perché vuole la propria indipendenza, e così via. Intercettarle significa individuare l’immobile giusto per soddisfare le aspettative dell’acquirente e chiudere velocemente la trattativa.

    2. Qual è la capacità finanziaria dell’acquirente
    Se un cliente chiama per visitare una casa da 250mila euro, ma in realtà ha un budget di 100mila, sicuramente non è l’acquirente giusto. Comprendere la capacità finanziaria e la credibilità di un potenziale compratore è fondamentale per fare una giusta prequalifica. Ad esempio, potrebbe non avere la possibilità di dare un assegno di caparra, oppure potrebbe acquistare esclusivamente con il mutuo. Sei sicuro di voler vincolare la vendita del tuo immobile al mutuo di un acquirente? Pensaci.

    3. Quale immobile risponde alle caratteristiche ricercate dall’acquirente
    Mettiamo caso che il tuo acquirente soddisfi i primi due punti, ma il tuo immobile non sposa le sue caratteristiche d’acquisto. Cosa fare allora? Il segreto è quello di prospettare la giusta visione di quello che può diventare, mantenendo sempre il giusto equilibrio tra sogno e realismo. E chi, meglio di un consulente immobiliare può farlo?

    Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

    La prequalifica è quindi a vantaggio di tutti:

    • del venditore, che sa di avere a che fare solo con clienti selezionati, intenzionati a comprare, con un budget a disposizione e a conoscenza di ogni dettaglio sull’immobile;
    • dell’acquirente, a cui verranno proposti solo immobili in linea con le proprie esigenze e le proprie disponibilità.

    Un modo per rendere più semplice e veloce la vendita di un immobile: per farlo, affidati a un bravo consulente immobiliare.

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  • Caro bollette: come riscaldare casa senza bruciare il portafogli

    Caro bollette: come riscaldare casa senza bruciare il portafogli

    Immobiliare Brava

    In inverno non c’è niente di più bello che tornare a casa e trovare un bel calduccio. Un po’ meno bello è però quando arrivano le bollette di luce e gas, che negli ultimi due anni hanno avuto un aumento esponenziale a causa del caro energia.
    Ma non scoraggiarti: ci sono tante soluzioni per evitare di bruciare tutto il tuo budget e avere comunque ogni comfort possibile. Bastano alcune piccole accortezze e vedrai che riuscirai a contenere i costi.

    Considera innanzitutto i tre elementi su cui si concentrano i consumi:

    • l’impianto di riscaldamento;
    • la caldaia e l’acqua calda sanitaria;
    • l’impianto elettrico.

    Vediamo quindi insieme come riscaldare casa spendendo poco e come risparmiare su tutte le bollette.

    Riscaldamento a casa: alcuni consigli per risparmiare in bolletta

    Partiamo con il primo nemico del risparmio, l’impianto di riscaldamento! Non avere paura e togli pure il cappotto: ci sono tanti piccoli trucchi per contenere i costi delle bollette.
    Lo dimostra anche un interessante vademecum del Dipartimento di Efficienza Energetica (ENEA), che elenca alcune regole pratiche per ottenere un buon risparmio e aiutare anche l’ambiente con minori emissioni di CO2:

    • controlla la temperatura dell’ambiente. Considera che 19 gradi già corrispondono a una temperatura comfort. Per ogni grado in meno, utilizzi circa il 10% in meno di combustibile, con un risparmio di circa il 5% in bolletta. Cosa aspetti ad abbassare il
      termostato?
    • occhio alle ore di accensione: secondo la zona climatica in cui vivi, cambiano i tempi di accensione, da un minimo di 5 ore in zona F fino all’assenza di limiti in zona A;
    • riduci le dispersioni, ad esempio schermando le finestre la notte con serrande e tende;
    • evita ostacoli davanti ai termosifoni: tende o mobili non permettono al calore di diffondersi e rendono più difficile ottenere la temperatura desiderata;
    • non lasciare le finestre aperte per troppo tempo: per fare cambiare l’aria in una stanza basta qualche minuto!
    • installa le valvole termostatiche: l’impianto si adatterà di conseguenza e tu potrai abbattere i consumi fino al 20%;
    • fai una manutenzione dell’impianto e scegli soluzioni di ultima generazione come le caldaie a condensazione, o impianti regolabili anche a distanza.
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    Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua a casa

    Lo sappiamo, ti piace cantare sotto la doccia, ancora di più se l’acqua è bollente. Fai attenzione però a non scottarti con la bolletta! Perché oltre a calcolare il costo dell’acqua, devi considerare anche l’utilizzo dell’energia elettrica – se hai uno scaldabagno elettrico – oppure del gas in caso di caldaia per acqua calda sanitaria (ACS).
    Eccoti quindi alcuni consigli per risparmiare quando si fa la doccia:

    • sicuramente fai docce più brevi: puoi risparmiare ben 23 litri d’acqua già con soli due minuti in meno. Proiettato su un anno, sono 8400 litri d’acqua non sprecati!
    • scegli una testina per la doccia con un flusso minore di 2,5 gpm;
    • imposta il termostato della caldaia a 48-50 °C: sono assolutamente sufficienti per riscaldare bene l’acqua;
    • metti un timer nello scaldabagno elettrico: in questo modo si accenderà solo all’orario prestabilito e non ogni volta che utilizzerai l’acqua calda.

    Puoi mettere in pratica tanti altri comportamenti virtuosi per risparmiare acqua: uno su tutti, utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre e solo a piano carico, e a basse temperatura ottimizzando così i consumi idrici; oppure ancora prediligere l’uso della doccia alla vasca.

    Come ridurre la bolletta della luce

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    Altro tasto dolente nell’economia di casa sono i consumi di energia elettrica. Non ti scoraggiare: anche in questo caso ci sono tante soluzioni per ridurre consumi e costi. Vediamole nel dettaglio.

    Sostituisci le vecchie lampadine a incandescenza
    Al posto delle vecchie lampadine a incandescenza, ti consigliamo di utilizzare le lampade fluorescenti compatte (CFL), che offrono un rapporto prezzo risparmio ottimale; ancora meglio però sono le luci a diodi emittenti (LED): non solo consumano meno del 75-85% di una lampadina normale, ma durano anche 15-25 volte più a lungo!
    Secondo una ricerca di Altro Consumo, la sostituzione di tutte le lampade in casa può generare un risparmio di circa 120 euro all’anno.

    Scegli elettrodomestici di classe energetica più efficiente
    È vero, dovrai fare una spesa iniziale, però sul lungo termine si rivelerà una scelta vincente: quando compri un nuovo elettrodomestico, scegli sempre classe energetica alta e vedrai che i costi si ridurranno notevolmente. Per esempio, sostituire una vecchia lavatrice con una in classe A potrebbe portare a un risparmio di energia elettrica del 35%; nel caso del frigorifero, il contenimento dei costi arriva addirittura al 40%.

    Utilizza gli elettrodomestici correttamente
    Non mettere mai lavatrici o lavastoviglie a mezzo carico: usale sempre quando sono piene e scegli programmi eco. Piccoli gesti che portano un grande risparmio.

    Basti pensare che:

    • utilizzando la lavatrice 3 volte a settimana invece che 4 si genera un risparmio di circa 30 euro all’anno;
    • idem per l’asciugatrice: in questo modo avrai già totalizzato 60 euro di risparmio;
    • aggiungi una riduzione della lavastoviglie da 5 a 4 volte a settimana, per un ulteriore risparmio di 25 euro all’anno!

    Utilizza prese smart e spegni gli stand by
    Potrebbe sembrare un’esagerazione, ma non lo è. Secondo alcune stime, solo lo stand by degli elettrodomestici genera un consumo di circa 110 kW in un anno, pari a circa 70 euro. Uno spreco evitabile utilizzando le prese multiple smart con controllo a distanza a cui attaccare le prese, che si spegnerà in automatico quando nessun elettrodomestico sarà in uso.

    Per risparmiare del tutto puoi sempre pensare a indossare un giaccone, accendere una candela e fare la doccia fredda. Noi però ti consigliamo di attenerci alle nostre piccole dritte per vivere la tua casa nel modo più sereno ed efficiente possibile.

    Comprare casa o affittare: occhio alle spese e alle bollette
    Scherzi a parte, i consumi energetici in casa possono diventare una voce molto pesante nel bilancio familiare. Per questo quando si decide di acquistare o affittare casa è importante valutare anche i costi derivanti dalle utenze.
    Per esempio, in caso di acquisto (come analogamente per la vendita) bisogna prendere in considerazione la classe energetica dell’immobile: più alta sarà, più la casa sarà efficiente e permetterà di sostenere consumi inferiori.

    E ancora, nella scelta di una casa potrebbe essere influente sapere:

    • se l’immobile ha un impianto centralizzato o autonomo;
    • quale tipologia di impianto di riscaldamento è presente;
    • se sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica, come ad esempio l’installazione del cappotto termico o di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
    • nel caso di affitto, se le spese per l’energia sono comprese nel canone di locazione.

    Tutti fattori che un potenziale acquirente o locatario potrebbero ritenere importanti e che un bravo consulente immobiliare deve essere in grado di fornire per valutare ogni singolo dettaglio della transazione. Su questo non risparmiamo e non ci risparmiamo: noi ne abbiamo più d’uno da potere contattare!

    In inverno non c’è niente di più bello che tornare a casa e trovare un bel calduccio. Un po’ meno bello è però quando arrivano le bollette di luce e gas, che negli ultimi due anni hanno avuto un aumento esponenziale a causa del caro energia.
    Ma non scoraggiarti: ci sono tante soluzioni per evitare di bruciare tutto il tuo budget e avere comunque ogni comfort possibile. Bastano alcune piccole accortezze e vedrai che riuscirai a contenere i costi. Considera innanzitutto i tre elementi su cui si concentrano i consumi:

    • l’impianto di riscaldamento;
    • la caldaia e l’acqua calda sanitaria;
    • l’impianto elettrico.