Il mutuo agevola l’acquisto di una casa a Palermo o altra bellissima località della Sicilia.
Quando il mutuo è già in corso è importante sapere che è sempre possibile ottenere migliori
condizioni. Come poterlo modificare? Alcune soluzioni richiedono un dialogo con la propria
banca, altre invece si applicano trasferendo l’impegno ad altro istituto.
Come modificare il proprio mutuo:
Il mutuo è sì un impegno a lungo termine, però si può adattare nel corso del tempo alle
esigenze del mutuatario. Una delle possibilità più comuni è il passaggio da un tasso variabile a
un fisso (o viceversa).
A seconda della banca la richiesta può comportare dei costi o necessitare di una nuova perizia
sulla casa; il proprio contratto può anche prevedere sin dall’inizio l’opzione per uno o più
cambi di tasso nel corso dell’ammortamento. Un’altra possibilità è l’introduzione di un Cap
(parola inglese che significa limite, tetto ). In questo caso viene previsto un valore massimo
oltre cui il tasso di interesse non può salire e si riferisce a tutti i casi in cui le rate sono in tutto
o in parte definite da un tasso variabile.
La surroga per cambiare le condizioni del mutuo:
Il secondo strumento è la surroga che consente di trasferire il debito ad una nuova banca, per
ottenere condizioni migliori. Se ad esempio la banca attuale non è disposta a rinegoziare le
condizioni, il debito può essere trasferito ad un’altra che garantisca un tasso più conveniente.
In questo scenario non ci sono costi per il cliente: l’operazione è interamente a carico del
nuovo istituto.
Sospensione del mutuo:
La moratoria permette di sospendere le rate del mutuo fino a 18 mesi in caso di difficoltà
temporanee ed oggettive come la perdita del lavoro. Durante la moratoria gli interessi
continuano a maturare e al termine della sospensione le rate sospese sono ripartite su quelle
che rimangono, aumentando l’importo di ciascuna.
Alcuni contratti di mutuo permettono una sospensione con la possibilità di riprendere il
pagamento aumentando l’importo delle rate (quindi senza modificare la durata complessiva)
oppure aumentando il numero delle rate, prolungando quindi la durata del mutuo (ma senza
variare l’importo di ogni singolo addebito).
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