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  • Rogito notarile: quali documenti servono

    Rogito notarile: quali documenti servono

    Il rogito notarile è l’atto pubblico con cui si perfeziona la compravendita di un immobile. È un momento cruciale che sancisce il trasferimento ufficiale della proprietà e viene redatto da un notaio. Ma quali documenti servono per il rogito? Conoscere l’elenco completo aiuta a evitare ritardi o problemi nel giorno della firma.

    Chi deve fornire i documenti?

    Sia il venditore che l’acquirente devono presentare una serie di documenti personali e relativi all’immobile. Il notaio verifica la conformità di tutti gli atti per garantire la sicurezza giuridica dell’operazione.

    Documenti necessari per il rogito: acquirente

    1. Documento d’identità e codice fiscale (in corso di validità).

    2. Certificato di residenza e stato civile (spesso autocertificabili).

    3. Dati del conto bancario per il versamento del prezzo (se richiesto).

    4. Copia del preliminare di compravendita (se è stato firmato).

    5. Mutuo: in caso di acquisto con finanziamento, è necessario presentare:

      • Copia del contratto di mutuo;

      • Eventuale atto di surroga.

    Documenti necessari per il rogito: venditore

    1. Documento d’identità e codice fiscale.

    2. Titolo di proprietà dell’immobile (es. precedente rogito, donazione, successione).

    3. Visura catastale e planimetria catastale aggiornata.

    4. Certificato di agibilità dell’immobile.

    5. Attestato di Prestazione Energetica (APE) obbligatorio per legge.

    6. Documentazione su eventuali lavori edilizi, con permessi e concessioni.

    7. Certificazione degli impianti (elettrico, idraulico, ecc.), se disponibile.

    8. Condominio: dichiarazione su regolarità dei pagamenti e verbali delle ultime assemblee.

    9. Conformità catastale e urbanistica.

    Altri documenti utili

    • Eventuali deleghe, se una parte è rappresentata da un procuratore.

    • Eventuali accordi separati (es. mobili inclusi, caparra, condizioni particolari).

    • Certificato di destinazione urbanistica, se l’immobile ha terreni annessi.

    Arrivare preparati al rogito notarile significa risparmiare tempo e problemi. Il notaio ha il compito di verificare ogni documento, ma è responsabilità delle parti fornire tutto il necessario con anticipo. In caso di dubbi, è sempre consigliabile chiedere un elenco personalizzato al proprio notaio.

  • Dati catastali errati: cosa fare?

    Dati catastali errati: cosa fare?

    Inserire o notare l’inserimento da parte della pubblica amministrazione di dati catastali errati è una cosa piuttosto comune. In questi casi è utile sapere cosa fare per risolvere il problema senza doversi recare direttamente in catasto o negli uffici pubblici adibiti.

     

    Le modifiche dei dati catastali possono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate attraverso il servizio online chiamato “Contact Center” o tramite l’ufficio territoriale di competenza. In entrambi i casi sono escluse le province autonome di Trento e Bolzano dove il servizio viene eseguito dai rispettivi servizi territoriali.

     

    Come in tutta Italia, anche a Palermo gli errori catastali più comuni sono quelli che riguardano l’errato inserimento dei dati anagrafici del soggetto intestatario. Tra gli errori più comuni in cui è possibile incappare, la data di nascita e l’indirizzo legale errato di un’attività sono tra i più frequenti.

     

    La documentazione necessaria per la correzione

     

    Cosa fare? Come anticipato in precedenza, per correggere i dati catastali errati è necessario comunicare le modifiche all’Agenzia delle Entrate, allegando gli identificativi catastali dell’immobile quali: foglio, particella e subalterno. Inoltre, per la correzione viene richiesto uno tra l’atto notarile di acquisto, l’eventuale dichiarazione di successione, la domanda di voltura catastale e la denuncia al catasto di nuova costruzione.

     

    Per quanto riguarda la correzione dei dati catastali errati che riguardano gli immobili in Sicilia, come per esempio l’inserimento dei mq o dei vani non corrispondenti, vale la stessa procedura da utilizzare nel caso di errori sui dati del soggetto intestatario. Per le segnalazioni di incoerenza di un fabbricato non dichiarato e individuato successivamente dall’Agenzia delle Entrate, è necessario invece regolarizzare la situazione.

     

    Dati catastali errati: come utilizzare il “Contact Center”

     

    Come si usa il servizio “Contact Center” per correggere i dati catastali errati a Palermo? In questo caso è sufficiente entrare nel servizio online inserendo i propri dati anagrafici, l’errore riscontrato e la successiva correzione. Una volta terminata l’operazione e prima di una risposta dall’ente, il servizio “Contact Center” invierà la presa in carico della procedura alla mail indicata nell’interfaccia online dall’utente.

     

    Ci sono però dati catastali errati che non possono essere inseriti attraverso il servizio telematico “Contact Center”. Per esempio, la richiesta d’informazioni sull’avanzamento delle pratiche, i solleciti per la trattazione degli atti ancora non evasi o la revisione delle rendite catastali sono le tipiche situazioni in cui il cittadino si deve ancora rivolgere agli uffici territoriali competenti.