Nel settore immobiliare, i termini agibilità e abitabilità vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile, ma in realtà indicano concetti diversi, regolati da normative specifiche. Comprendere la distinzione tra i due è fondamentale per chi sta acquistando, vendendo o ristrutturando un immobile. In questo articolo vedremo cosa significano, quali sono le principali differenze e quali implicazioni hanno in una compravendita.
Cosa si intende per agibilità
L’agibilità è il certificato che attesta la sicurezza, la salubrità e l’igiene di un immobile, oltre alla conformità agli standard di risparmio energetico e accessibilità previsti dalla legge. È disciplinata dal Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), che ha unificato le nozioni di agibilità e abitabilità, sostituendole con un unico concetto esteso a tutte le tipologie di immobili: residenziali, commerciali, produttivi, ecc.
L’agibilità, quindi, non riguarda solo le abitazioni, ma anche uffici, negozi, capannoni industriali e ogni altro tipo di costruzione destinata a un uso continuo da parte delle persone.
Il certificato di agibilità viene rilasciato dal Comune su richiesta del proprietario o del tecnico abilitato, dopo la conclusione dei lavori e il rispetto di tutte le normative tecniche e urbanistiche.
Cosa si intende per abitabilità
L’abitabilità è un concetto più specifico, legato esclusivamente agli immobili a uso residenziale. In passato, il certificato di abitabilità serviva ad attestare che una casa potesse essere abitata da persone in modo stabile, rispettando requisiti minimi di:
- areazione e illuminazione naturale
- altezze interne minime
- impianti funzionanti e a norma
Dal 2001, però, il certificato di abitabilità è stato assorbito in quello di agibilità. Oggi, dunque, non si rilasciano più certificati separati: esiste un unico certificato di agibilità, che vale anche come abitabilità per gli immobili residenziali.
Le principali differenze
Anche se oggi il concetto è unificato, è utile ricordare le principali differenze storiche e funzionali:
- L’agibilità riguarda qualsiasi tipo di immobile (residenziale e non), mentre l’abitabilità si riferisce solo alle abitazioni.
- L’abitabilità era focalizzata sul comfort abitativo, mentre l’agibilità include anche aspetti di sicurezza strutturale, normativa energetica e accessibilità.
- Nelle compravendite di immobili datati, può ancora emergere la distinzione, soprattutto se i certificati risalgono a prima del 2001.
Perché è importante in una compravendita
In una compravendita immobiliare, la presenza del certificato di agibilità è un elemento essenziale. La sua assenza non rende nullo l’atto di compravendita, ma può comportare difficoltà nella richiesta di mutui, nel cambio di residenza, nella stipula di contratti di fornitura, e può ridurre il valore dell’immobile.
È buona prassi richiedere sempre questo documento prima dell’acquisto, o regolarizzarne l’assenza tramite tecnico abilitato.
Conoscere le differenze tra agibilità e abitabilità è fondamentale per chi compra o vende casa. Sebbene oggi sia previsto un unico certificato, le implicazioni pratiche restano rilevanti, soprattutto negli immobili più datati o in caso di ristrutturazioni. Affidarsi a professionisti del settore, come Immobiliare BRAVA, significa ricevere assistenza completa nella verifica documentale e nella gestione dell’intera pratica.